giovedì 1 novembre 2007

i morti NON sono tutti uguali

Stamattina appena arrivato al lavoro ho come al solito aperto la repubblica on-line e ho trovato questo articolo che parla di una scuola di Mantova dedicata ad una ragazza ebrea di quattordici anni morta in un campo di concentramento in cui la famiglia di un repubblichino ha istituito una borsa di studio dedicata allo stesso.

Ora, porca puttana, ho capito che dopo la "purga" di Fiuggi quei quattro fascistelli del cazzo del movimento sociale italiano hanno cambiato nome e si sono fatti passare per democratici e moderati hanno fatto comunella con quel cialtrone di Berlusconi e, attingendo al fondo del barile del populismo di bassa lega italiota, siano diventati uno dei piu' rappresentativi partiti italiani.
Ho capito che l'italiano medio e' un cretino che ha la memoria corta e il cervello troppo pieno di "fuffa" per ricordarsi cosa era il fascismo,
Ho capito anche che per tanti idioti ora i fascisti erano quelli che amavano la patria e i partigiani i banditi (epporcoddio quanto mi tira il culo a pensare che tanti partigiani sono morti per dare liberta' di parola a questi figli di puttana ingrati e ignoranti).
Pero' e' possibile che non si sia scatenata una guerra civile quando il nome di un fascista il cui lavoro in quanto
Maggiore della Guardia nazionale repubblicana (la polizia militare fascista) era organizzare e dirigere i rastrellamenti, arrestare i partigiani e consegnarli ai tedeschi, tenere come ostaggi i familiari dei renitenti e dei disertori (il lavoro del cane da guardia e della spia che tanto riusciva bene a quei porci dei fascisti) e' stato associato ad una ragazza morta in un campo di concentramento gestito dagli alleati storici dei fascisti e in cui un altro di quei figli puttana l'avra' sicuramente mandata?

I morti non sono tutti uguali. Chiariamolo.
Uno che "Pochi giorni dopo la liberazione tentò la fuga (vizio comune a tanti fascisti,
ci provo' anche quel porco di Mussolini n.d.r.) e venne arrestato in Val di Sole. Fu processato e condannato a morte per collaborazionismo e complicità nella morte di alcuni partigiani." dopo aver contribuito ad uno dei periodi piu' oscuri della storia italiana nonche' indirettamente alla morte di tante persone NON E' UGUALE a una ragazzina uccisa nei campi di concentramento.

La coscienza e la memoria storica degli italiani non e' addormentata, e' morta.
Continuate a dormire, quando vi risvegliete forse sara' troppo tardi.
In giorni come questi sono fiero di non avere piu' niente a che fare con quel paese di merda che e' diventato l'Italia.

saluti antifascisti, sempre
Mirko

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